Ci abbiamo messo quasi un mese a scaricare a terra queste righe, però ce l’abbiamo fatta, per il lettore che si imbatta in questo articolo e nel nostro blog per la prima volta il consiglio è di continuare la lettura per scoprire chi siamo, per gli habitué invece si tratterà dei soliti 5 minuti di lettura, ci auguriamo piacevole.

Per un associato EOSS infine, magari presente all’evento che andiamo a descrivervi, promettiamo qualche sorriso.

Indice

1. Preludio

2. Il giorno è arrivato

3. Assemblea soci e non solo

4. Il post

Preludio

“Il racconto di un evento” annuncia l’intro a questo blog post, e che sarà mai? Un evento come ce ne sono tanti.

Non proprio, provate voi a riunire una quindicina di imprenditori del lombardo veneto, tutti insieme, in un giorno preciso, ad un’ora precisa.

Ora pretendete che vi ascoltino e ascoltino i colleghi in silenzio, senza avere nemmeno lontanamente la possibilità di fatturare a breve o almeno approcciare il caso di un cliente, sottoposto sicuramente poco prima via email.

Provateci voi e se ci riuscite senza sforzo sarete automaticamente eletti a ruolo di community manager di Enterprise OSS.

Tornando a noi, non è stata una passeggiata allineare tutti, alcuni vogliono essere informati via email, alcuni via telegram, alcuni al telefono, alcuni il giorno prima nonostante tutte le comunicazioni ricevute hanno il coraggio di chiederti: - Di che evento stiamo parlando? -

Fatto sta che il 23.09.2022, dopo due anni e mezzo di rapporti virtuali, finalmente, i componenti di Enterprise Oss si sono riuniti e hanno deciso per l’occasione di farlo fuori porta. O almeno in un luogo non usuale.

Niente Eoss Lab nel bresciano, niente Zai in zona industriale a Verona, niente sede di uno degli associati, ma addirittura Elevator Innovation Hub a Vicenza.

Il tutto è stato reso possibile da una missione esplorativa del nostro avvocato Cosetta Masi, di casa in Elevator e del neo Vice Presidente Alessandro Bolgia, andati in visita sul posto pochi mesi prima e tornati entusiasti dell’ospitalità riservata e della disponibilità offerte dai padroni di casa.

Il giorno è arrivato

È così che diverse direttrici provenienti dai più svariati luoghi delle due regioni più operose d’Italia si sono incontrate alle ore 15:30 in Elevator.

Tappeto rosso e cotillion ad accoglierci all’arrivo.. no in realtà abbiamo mancato l’ingresso principale e ci siamo trovati al bar della struttura, per l’occasione deserto ma molto accogliente.

Dopo 5 minuti di attesa ci sfidavamo a calcio-balilla incuranti del sudore prodotto dall’intensità dei match, stecca dopo stecca, gancio dopo gancio (vietatissimi peraltro questi ultimi).

Trascorsi 30 minuti e richiamati all’ordine dai primi arrivi dei colleghi ci rimettevamo in carreggiata ed effettuavamo la registrazione di rito e l’ingresso in sala riunioni.

L’incontro tra i fondatori era previsto per le 15:30, quello con gli associati per le 17:00, l’ultimo invitato è arrivato alle 19:00, per l’aperitivo, ma il traffico è il traffico e il tempo vola quando rispondi via mail ai clienti…

Assemblea soci e non solo

Al netto del goliardico racconto chi è giunto fin qui con la lettura si chiederà se l’evento ha effettivamente prodotto qualcosa di buono in termini di business.

E la risposta è sì.

Per la nostra associazione, no profit per costituzione, l’obiettivo principe è mettere in contatto gli associati tra di loro e per noi business in questo contesto significa:

-Conoscere colleghi in grado di aiutarli al bisogno

-Scoprire nuove soluzioni utili

-Guadagnare facendo lavorare gli altri, in fiducia totale, sui propri clienti

-Formarsi

-Esplorare nuove opportunità

Mai come in giorni come questo i punti appena elencati risultano chiari agli associati, incontrarsi e parlarsi spesso apre porte nascoste, che la virtualità, metaversi o altri utilissimi strumenti digitali (in altri ambiti) non sono in grado di rivelare.

È così che Francesco ha scoperto da Daniele che sono colleghi sviluppatori, che Daniele ha scoperto da Fabio che potrebbe dargli una mano con il supporto remoto ai clienti, che Alessandro aveva giusto parlato di “quel software” con dei partner il girono precedente e si cercava una persona skillata che lo potesse usare… ecc.

Questi sono solo alcuni esempi di quello che è accaduto in presenza.

Nei nostri petti stagionati battono cuori appassionati di informatica ma analogici, cosa che molti giovani di oggi purtroppo non possono capire, ma che fa la differenza, soprattutto in termini di rapporti umani, insostituibili per mirare ad una relazione duratura con i clienti e con i colleghi.

Il fatto poi di conoscersi meglio, come insegnano i team building in tutto il mondo, permette anche di aprire nuove collaborazioni più volentieri e in qualche caso magari di chiuderle, ma meglio così se è così deve andare.

Comunque oltre ai preziosi scambi di idee, opinioni e soluzioni l’evento è stato utile anche per un cambio della guardia:

è stato eletto ufficialmente in questa occasione il nostro nuovo presidente Alessandro Garbelli, dottore, insegnante, fisico, ricercatore, tecnico, amante dell’open source e padre di famiglia.

Infatti ci si chiedeva se per questo nuovo ruolo ci fosse ancora spazio per la spilla da appuntare sulla giacca e allora a scanso di equivoci la giacca l’ha lasciata a casa.

Ridendo e scherzando comunque c’è stato il tempo di confrontarsi e fare qualche passo insieme verso il futuro, che non può essere che collaborativo.

In un mondo come quello dell’IT sempre in accelerazione è folle il pensiero di potersela cavare sempre con le sole proprie forze, che tra l’altro l’età anagrafica avanzante tende a far affievolire, quindi incontri come questo servono anche a cogliere le esigenze degli altri, ritrovarsi nelle stesse e provare insieme a cercare delle soluzioni.

Il post

Una delle tematiche più sfidanti è stata sicuramente quella del personale qualificato, magari giovane e preparato di cui praticamente tutti avrebbero bisogno e della scarsità di questo prezioso “materiale umano”,  in tutti i campi, da quello sistemistico a quello dello sviluppo.

Soprattutto se tra le competenze sono richieste passione e capacità di comprendere le esigenze del cliente, se poi le si condisce con la responsabilità personale e l’affidabilità si ottiene la figura ideale, apparentemente assente sul palcoscenico del mondo del lavoro oggi.

Noi continuiamo a cercare però e intanto uniamo le forze per far fronte alle esigenze di un mercato sempre più competitivo e veloce, che ci impone flessibilità di default e margini che si assottigliano, ed ecco da dove nasce il desiderio di monetizzare grazie al lavoro di altri professionisti, felicemente sulla nostra stessa barca e con le nostre stesse idee di condivisione.

Questa parte dell’articolo però non dovrebbe occuparsi di filosofia ma piuttosto narrare il post evento.

Sto attendendo ancora le liberatorie per poter pubblicare qualche scatto e rivelare qualche aneddoto, sappiate però lettori temerari che avete resistito fino alla 1110ma parola che si è bevuto, parlato, qualcuno ha imbarcato, nessuno le ha prese per fortuna (libera citazione da un pezzo di un noto cantate di Correggio) e la giornata si conclusa degnamente a cena con chi ha potuto trattenersi.

Il consiglio per gli altri e soprattutto per quelli che ci conoscono solo oggi è: - Non perdetevi la prossima! -

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