Dopo 5 anni dalla sua nascita, trovate la news qui.
Nextcloud ha fatto diversi salti a velocità curvatura, spostandosi dal mondo della archiviazione di dati in cloud privato all’editing nel browser, dall’integrazione di un sistema di chat e videoconference totalmente privato, fino alle nuove e più moderne interfacce grafiche.
Privato significa che Nextcloud è possibile installarlo in autonomia e senza alcun costo, serve solo il tempo tecnico per implementarlo su server dedicati, di solito non particolarmente carrozzati e dotati di SO Debian o Ubuntu.
Ma durante questi “viaggi interplanetari” si sono sviluppate notevoli caratteristiche che fanno di Nextcloud oggi una delle più flessibili piattaforme collaborative sul mercato.
Abbiamo deciso di elencarne 10 in questo articolo, ma sappiamo già che lasceremo qualcosa di importante da parte. Ci perdonerete in attesa di un prossimo articolo.
1. Nextcloud si integra con Active Directory di Microsoft
3. Nextcloud può essere integrato con diversi editor di dati del pacchetto office
7. Con Elastic Search si possono impostare ricerche full text all'interno di Nextcloud
Suona strano? Bè in realtà non lo è: Nextcloud nasce non per spazzare via le soluzioni presenti in un sistema informativo pre esistente ma per affiancarsi e migliorarne le funzionalità.
Dunque in questa ottica perché non permettere a coloro che possiedono un dominio Active Directory di Microsoft di ereditare permessi e credenziali d’accesso, in modo che siano valide anche per entrare sulla piattaforma Nextcloud.
La naturale evoluzione della caratteristica al punto uno appena menzionata è questa: collegare interi file system, già organizzati, con le proprie ACL, permessi, nidificazioni e portarle senza alcuna ridondanza in Nextcloud.
Questo significa dire addio alle VPN, tutti i dati necessari diventano fruibili da remoto tramite un browser e naturalmente soltanto chi ha il diritto di vedere, scrivere, modificare potrà continuare a farlo, in mobilità e sicurezza grazie a Nextcloud, che in questo caso fungerà da ponte tra la preziosa intranet e internet.
Nextcloud agli inizi del 2020 ha fatto un balzo verso i colossi della collaborazione, giusto in tempo per venire in aiuto di un intero mondo di lavoratori che venivano forzatamente catapultati nella nuova dimensione del telelavoro.
In quest’ottica però ha fatto di più di una semplice integrazione con una soluzione di editing di file nel browser, ne ha abilitate ben 4, oggi si può scegliere tra
e attenzione a questo nome
Sei un amante delle maschere di Word, delle funzionalità insostituibili di Excel, delle animazioni Powerpoint?
Con Nextcloud puoi avere questi software a disposizione, ma a differenza del loro ambiente cloud naturale, dove fanno parte di una suite che detiene i dati su server delocalizzati in giro per il mondo, con Nextcloud i dati sono sempre tuoi, sul tuo cloud privato.
Di salto quantico in salto quantico sembrava limitante non avere anche una chat privata e magari anche la possibilità di scambiarsi dati e discuterne in tempo reale tramite questo strumento, magari in videoconferenza.
Così è nato Talk, soluzione dedicata a questo scopo e perfettamente integrata con Nextcloud files e con l’editing.
Questa combo vincente permette di realizzare files, condividerli, editarli in modo concorrente, discuterli via chat o in video conference, tutto in uno e lasciando al mondo esterno nessuno dei nostri preziosi dati.
Nessuna informazione ceduta a terzi in pegno dell’utilizzo di qualche servizio, il servizio risiede su server privati insieme a dati e metadati.
La community che si è appassionata allo sviluppo di Nextcloud, piattaforma completamente open source è ricca e produttiva, e così si possono trovare APP di ogni tipo, di continuo allineate allo sviluppo del core del codice che in un solo anno ha prodotto ben 3 versioni nuove.
Sfida interessante e stimolante questa, che ha portato anche noi di ITServicenet ad arruolare tra le nostre fila degli sviluppatori per soddisfare le esigenze specifiche di alcuni clienti.
Non è raro trovare aziende delocalizzate, che necessitano di archivi di dati condivisi ma a determinate condizioni, con ben precise limitazioni, ma senza rinunciare a numerosi vantaggi offerti dalla flessibilità di Nextcloud.
E così viene sfruttata la possibilità di federare diverse istanze di Nextcloud, ciascuna con le sue peculiarità ma con alcuni punti di contatto con le altre. In tal modo per gli utenti i dati appaiono in modo trasparente nei loro ambienti seppure siano localizzati in diversi storage o archivi Nextcloud completamente distinti tra loro.
Più aumentano i dati, le cartelle, le sottocartelle e i progetti realizzati, più è necessario essere dotati di un sistema di ricerca fine.
Nextcloud si integra con Elastic Search per offrire una ricerca puntuale e full text fino all’interno dei file più complessi.
Nextcloud offre di base app di theaming per personalizzare loghi, sfondi di accesso e colori, ma per chi vuole di più è possibile agire direttamente su CSS e allora può essere dato ampio spazio alla creatività, a favore del brand awareness e magari modificando o nascondendo qualche funzionalità che non si desidera mostrare agli utenti comuni.
Tanta potenza senza controllo è sprecata. E allora gli IT Manager hanno il loro bel daffare a seguire ed istruire di volta in volta gli utenti, dalle funzionalità non appieno comprese a quelle completamente sconosciute.
Per alleggerire il lavoro dei colleghi che si occupano del primo livello di assistenza agli utenti finali, in ITServicenet abbiamo previsto fin da subito un percorso formativo che ha come obiettivo quello di illustrare all’utente tutte le funzionalità più comuni del software.
Al termine della stessa, grazie a teoria e pratica applicate contemporaneamente, sarà possibile per tutti avere un buon controllo dello strumento.
A completamento del processo formativo su richiesta si può accedere anche a video tutorial in pillole, che racconteranno nel dettaglio ogni singola funzionalità e saranno sempre fruibili al bisogno. In questo modo il servizio con scopo educativo risulterà molto più completo.
Un esempio a questo link .
Naturalmente con l’evolvere della piattaforma verranno realizzate sempre nuove pillole, in modo da non perdersi nessuna nuova feature proposta dagli sviluppatori del software.
Cos’altro aggiungere? Ci sarebbe molto da dire ma per oggi ci fermiamo qui.
Ora sta a voi decidere di avvicinarvi a questa piattaforma dalle molteplici funzionalità e ricca di sorprese per chi non la conosce ancora.
Ing. Matteo Marcato