La notizia è del 17 gennaio 2020 e non sembra proprio che l’anno bisestile o il venerdì abbiano intimorito il team di Nextcloud dal rilasciare questo articolo bomba
https://nextcloud.com/blog/the-new-standard-in-on-premises-team-collaboration-nextcloud-hub/
Già dal titolo si può leggere
La nuova generazione della piattaforma di collaborazione integra l’editing nativo dei documenti di Office, app aggiuntive integrate, introduce workflows, spazi di lavoro avanzati, blocco dei file e molto altro.
Durante una presentazione chiave a Berlino, il CEO di Nextcloud Frank Karlitschek ha annunciato la disponibilità di un nuovo prodotto.
Nextcloud Hub: si tratta della prima piattaforma di collaborazione on premise completamente integrata sul mercato, pronta per una nuova generazione di utenti che si aspettano funzionalità di collaborazione online pronte all'uso.
Nextcloud Hub offre i seguenti miglioramenti a milioni di utenti Nextcloud già esistenti:
Nelle prossime settimane proporremo diversi video tutorial di breve durata per mostrarvi tutte queste funzionalità.
Nextcloud Hub offre la piattaforma di collaborazione on premise e open source più avanzata ad oggi, completa di chat audio / video, modifica di documenti collaborativi in tempo reale, posta, calendario e gestione dei contatti.
Spulciando un po’ su web e social si possono anche trovare rilanci dello stesso articolo, come questo su Forbes
Dove si può leggere senza tanti giri di parole:
Nextcloud Hub viene lanciato con l'inclusione di diverse nuove funzionalità che lo trasformano da una soluzione di sincronizzazione e condivisione di file ad un concorrente potenzialmente degno di Office 365 e Google Docs, ma open source!
E se qualcuno dovesse pensare che qualche giornalista ci abbia preso un po’ la mano, è lo stesso fondatore di Nextcloud a "gettare benzina sul fuoco" dal suo account facebook dove si legge: “ Attacco dalla Germania ai giganti del cloud ”.
Insomma dal 17 di gennaio in casa Nextcloud hanno deciso di alzare l’asticella e di giocare a carte scoperte, forti di una soluzione ormai matura e che basa i suoi punti di forza sulla privacy e la community.
Infatti rispetto ai suoi, a questo punto possiamo dirlo, più blasonati competitor, Nextcloud è totalmente open source, e la comunità sta dimostrando che questo particolare paga, tanto che alcuni plugin creati dagli sviluppatori vengono ora inglobati in questa nuova versione del prodotto.
Nextcloud dunque si è trasformato in una vera e propria suite on premise.
Inoltre si distingue dagli altri perché punta sul cloud privato, in un’era in cui la sicurezza dei dati, sempre più labile può diventare l’ago della bilancia nella scelta di una soluzione piuttosto che un’altra.
Fino ad oggi mancava forse solo un ultimo tassello per rendere questo prodotto davvero appetibile per il mercato delle pmi e della pa italiano, il supporto in lingua italiana, ma dal 2020 grazie ad ITServicenet, partner ufficiale Nextcloud, Enterprise OSS colma anche questa lacuna rimasta.
Scarica e prova gratuitamente Nextcloud qui -> https://nextcloud.com/install/
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