Nextcloud vs Owncloud

Novembre 20, 2020

Nel girovagare sul web da buon nerd nel 2010 mi imbattei in alcune soluzioni orientate alla sincronizzazione “cloud” per file e cartelle.

Annovero tra le soluzioni di quel periodo: Resilio, Syncthing, Pydio ed Owncloud.

I primi basati su tecnologia peer to peer molto semplici per quanto riguardava l’utilizzo, ma con dubbia gestione del dato e dei tracker.

Pydio sembrava una valida soluzione ma non mi soddisfaceva all’epoca.

Owncloud nella sua semplicità e pulizia di configurazione aveva invece attirato la mia attenzione, al punto che con la mia prima azienda diventammo partner per offrire un supporto certificato agli utilizzatori di Owncloud.

Nei primi due anni la collaborazione funzionò sia dal punto di vista tecnologico che da quello economico ma poi, improvvisamente, ci fu un cambio di rotta sulla gestione delle subscription e per i numeri che siamo soliti trattare in Italia risultò insostenibile mantenere vivo il rapporto di partnership.

Chi come me ha avuto modo di affrontare la questione capirà chiaramente di cosa sto parlando, ma chiunque può intuire cosa può aver comportato la “migrazione” obbligata alla versione Enterprise...

A quel punto, come tante volte accade nel mondo Open Source, il supporto ufficiale del prodotto risultò vantaggioso solo per aziende con strutture IT importanti.

Questo lasciò scoperto tutto un mondo di piccole e medie imprese. Mondo in cui opero quotidianamente.

Quindi che fare?

I prodotti Open Source senza supporto alimentano nel cliente la spiacevole sensazione di avere una soluzione con un pericoloso punto debole, e per chi ne fa un uso professionale è una grande limitazione.

Purtroppo talvolta l’open non viene scelto per le sue peculiarità straordinarie, ma solo in caso si decida di risparmiare con la versione community di turno.

Questi clienti non investono nulla sul prodotto perché si accontentano di avere un servizio/software/sistema che comunque funziona… Ma questo finto idillio dura fino al primo problema.

A quel punto il prodotto viene percepito come di poco valore, non affidabile o addirittura inadatto allo scopo per il quale è stato scelto, soprattutto nei casi in cui la mancata manutenzione provochi la perdita di dati.

Chi invece è cosciente della necessità di avere un supporto professionale tante volte non riesce ad ottenerlo perché le software house in certi casi pensano solo a confezionare un servizio per enti o aziende che fanno numeri, di conseguenza impongono prezzi proibitivi, non accessibili alle pmi.

Per questo quando apparve Nextcloud , proprio da un fork del progetto OwnCloud, ho apprezzato la flessibilità ed il ritorno alle origini, finalmente poteva tornare ad essere molto utile e accessibile anche al cliente medio.

Ora, fedele a questa filosofia, mi impegno giorno dopo giorno insieme ai colleghi per dare un supporto a chi investe e richiede di essere seguito professionalmente, una volta trovato il prodotto giusto naturalmente.

Per il mondo della sincronizzazione di files su cloud privato posso affermare con certezza che Nextcloud è la giusta scelta oggi!

Una migrazione multipla

Vi riporto come esempio una recente attività per la quale mi hanno contattato.

Migrazione da Owncloud installato come App su Qnap a Nextcloud su VPS Debian.

Il cliente necessitava di migrare da Owncloud 8 a Nextcloud 19!

Quindi una multipla migrazione che comprendeva un vero e proprio cambio di prodotto e ben 10 versioni di upgrade successive!

Il supporto tecnico dei ragazzi di Nextcloud è stato veramente apprezzabile e puntuale.

Non ci sono stati problemi di alcun tipo e grazie anche all’esperienza personale abbiamo impostato un sistema Nextcloud 19 con tutti i dati e metadati del cliente senza avere problemi di sorta, filesystem con snapshot e backup senza downtime del sistema.

In più ora si possono editare tutti i contenuti direttamente dal browser, quindi online, grazie alle app Onlyoffice o Collabora!

Questo è il nostro lavoro, rendere ogni giorno strategico il supporto alle medie imprese, per questo è nata ITServicenet.

Ing. Alessandro Bolgia - Ceo ITServicenet e fondatore di Enterprise OSS


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