Gli strumenti a nostra disposizione oggi per proteggere i nostri file sono molteplici.
Il backup
Lo snapshot
La replica
Il disaster recovery
Ciascuno di questi metodi aggiunge un livello di protezione ai nostri preziosi dati.
“Uno snapshot, letteralmente una "istantanea", è generalmente la cattura di stato di un oggetto in un determinato momento nel tempo.
Il termine è stato coniato come analogia a quello usato in fotografia.
Il termine è utilizzato in italiano, in particolare in generale in informatica. Rappresenta uno stato del sistema in uno specifico momento, una fase di lavoro che si vuole "fermare" nel caso che le variazioni che si stanno per compiere non ci soddisfino.
Le snapshot consentono quindi per esempio di vedere versioni alternative di una stessa immagine, per poter scegliere la migliore.
Nei sistemi informatici, una snapshot è un'istantanea dello stato di un sistema in un particolare momento, e può fare riferimento a una copia reale del sistema.”
Cit: Wikipedia
A fronte di diversi eventi, anche potenzialmente catastrofici per il nostro sistema informativo, la snapshot si rivela un paracadute sempre pronto ad aprirsi in caso di emergenza.
Ci riferiamo ad un aggiornamento del sistema operativo poco stabile ad esempio, o alla spiacevole invasione di campo di un ransomware sui nostri hard disk, o all’installazione maldestra di un software che si rivela incompatibile con altri e porta ad instabilità delle applicazioni di uso più comune.
Queste ed altre situazioni sono ben note agli addetti ai lavori e non c’è nulla di più rassicurante di avere una fotografia in grado di riportare l’intero sistema ad un momento antecedente all’evento indesiderato.
In Enterprise OSS abbiamo dunque pensato ad un generatore di snapshot a getto continuo con retention a piacere, che potesse essere un ottimo alleato per tutti gli utilizzatori di virtualizzazione open source e favorire la protezione continua dei dati.
Per questo abbiamo creato Autosnap, uno degli strumenti presenti tra gli Enterprise OSS Tools.
Autosnap è un generatore di snapshot configurabile, è possibile generarne fino a una ogni pochi minuti.
La cosa interessante è che questo non influisce sulle prestazioni dell’hypervisor, operando direttamente a livello del filesystem intelligente.
Non abbiamo inventato nulla ma semplicemente sfruttato le potenzialità intrinseche dei moderni filesystem (ZFS, Ceph..), automatizzando il processo di creazione delle istantanee.
Inoltre per chi fa uso di Proxmox Virtual Environment l’ultima versione di Autosnap riesce ad offrire un supporto completamente scisso dagli aggiornamenti dell’ambiente, grazie ad un sapiente uso delle API.
Dunque ricapitolando abbiamo messo a disposizione della community uno strumento che
- automatizza la creazione di snapshot
- permette di configurarne la frequenza
- offre una serie di scatti conservabili nel tempo a rotazione secondo la logica FIFO (il primo che è stato salvato sarà il primo ad essere sovrascritto giunti al limite di archiviazione definito)
- in breve offre protezione continua dei dati
L’utilità di questo strumento risulta evidente osservando Github e la reazione della community internazionale dalla data del suo rilascio nel 2016 ad oggi.
Il tool si è evoluto nel tempo ed è stato reso sempre più interessante e facilmente fruibile fino al punto che, per chi è interessato, lo si può trovare ora come si diceva poco fa tra gli Enterprise OSS Tools.
Si tratta di una vera e propria cassetta degli attrezzi a disposizione di appassionati, sviluppatori e IT manager.
Inoltre, fatta salva la filosofia open source, secondo la quale tali strumenti sono sempre disponibili e migliorabili a piacere, (purché in accordo alle direttive delle licenze GPL3),
è ora possibile sottoscrivere anche un abbonamento annuale: al fine di ricevere assistenza puntuale e certificata in ambiente di produzione entro un giorno lavorativo per ogni strumento e addirittura avanzare richieste di modifica personalizzata, previa validazione da parte degli sviluppatori.